istituzioni e
wedding tourism

Tirocinio,
in Toscana oggi vale ancora di più
La Regione Toscana ha introdotto, a partire dal 23 gennaio 2025, un importante contributo regionale destinato alle aziende che assumono tirocinanti al termine del loro percorso formativo. Questa iniziativa rappresenta un’opportunità significativa per le imprese operanti nel settore del wedding tourism in Toscana, una delle destinazioni più ambite per i matrimoni internazionali.
Dettagli del Contributo
- Importo del Contributo:
- 400 euro mensili per un massimo di 6 mesi
- 600 euro mensili per un massimo di 6 mesi, se il tirocinante è una persona con disabilità o in condizioni di svantaggio
- Condizioni per l’Erogazione:
- Il contributo è riconosciuto al soggetto ospitante che assume il tirocinante entro 30 giorni dalla conclusione del tirocinio con contratto a tempo indeterminato, apprendistato professionalizzante o contratto a tempo determinato di almeno 12 mesi
- Il contributo è riconosciuto anche se l’assunzione è effettuata da un soggetto diverso dal soggetto ospitante, purché avvenga entro 6 mesi dalla fine del tirocinio
Opportunità per il Wedding Tourism
Il settore del wedding tourism in Toscana può trarre particolare vantaggio da questa misura, considerando:
- La stagionalità del lavoro e la possibilità di formare personale qualificato attraverso tirocini mirati
- L’opportunità di inserire giovani professionisti con competenze linguistiche e interculturali, fondamentali per il mercato dei matrimoni internazionali
- La possibilità di ridurre i costi di assunzione in un settore ad alta specializzazione
Con il 67% di tasso di inserimento occupazionale post-tirocinio, la Toscana si conferma come territorio ideale per sviluppare nuove professionalità nel wedding tourism, settore in continua crescita che richiede figure sempre più qualificate.
Link utili
Il Piano strategico del Turismo - PST - 2023-2027
Il Piano Strategico del Turismo (PST) è un documento chiave per la pianificazione e lo sviluppo del turismo in Italia. Esso delinea le priorità e le azioni strategiche per promuovere un turismo sostenibile, innovativo e competitivo a livello internazionale, affrontando sfide come la digitalizzazione, la sostenibilità ambientale e l’inclusione.
Il PST mira a migliorare la qualità dell’offerta turistica, potenziando le infrastrutture e il patrimonio culturale del Paese.
Puoi scaricarlo e approfondire direttamente cliccando qui.

Il Wedding Tourism nel Piano Strategico del Turismo 2023-2027
Il Piano Strategico del Turismo (PST) 2023-2027 riconosce il wedding tourism come uno dei segmenti chiave per la diversificazione dell'offerta turistica italiana e per il rilancio economico post-pandemia.
Il Piano Strategico del Turismo (PST) 2023-2027 riconosce il wedding tourism come uno dei segmenti chiave per la diversificazione dell’offerta turistica italiana e per il rilancio economico post-pandemia.
Obiettivi Strategici
Il PST identifica diversi obiettivi che favoriscono lo sviluppo del wedding tourism:
1. Destagionalizzazione dei Flussi Turistici
Il wedding tourism contribuisce significativamente alla destagionalizzazione dei flussi turistici, poiché molti matrimoni vengono programmati in periodi di bassa stagione, garantendo un afflusso costante di visitatori durante tutto l’anno.
2. Valorizzazione del Patrimonio Culturale
Le location scelte per i matrimoni internazionali includono spesso borghi storici, ville d’epoca, castelli e paesaggi rurali, promuovendo il patrimonio culturale e territoriale italiano meno conosciuto.
3. Sviluppo Economico Locale
Con una spesa media per evento di 61.500 euro, il wedding tourism coinvolge una vasta rete di fornitori locali:
- Servizi di catering e ristorazione
- Allestimenti floreali
- Fotografia e video
- Intrattenimento musicale
- Alloggi per gli ospiti
- Trasporti locali
- Guide turistiche
4. Promozione Internazionale
Il wedding tourism rappresenta un potente strumento di marketing territoriale, creando ambassador internazionali che promuovono l’Italia nei loro paesi d’origine.
Misure di Sostegno
Il PST prevede diverse misure a sostegno del settore:
- Semplificazione burocratica per le coppie straniere
- Formazione specializzata per gli operatori del settore
- Promozione integrata del “Made in Italy” legato al wedding
- Supporto alla digitalizzazione dei servizi
- Incentivi per la riqualificazione delle location storiche
Collaborazione Pubblico-Privato
Il Ministero del Turismo promuove la collaborazione tra enti pubblici e operatori privati per sviluppare un’offerta di qualità e competitiva a livello internazionale.
Per maggiori informazioni sul Piano Strategico del Turismo, consultare il sito ufficiale del Ministero del Turismo.
Legislazione Turistica e
Wedding Tourism in Italia
Il Sistema delle Autonomie Regionali nel Turismo
Dal 2001, con la riforma del Titolo V della Costituzione, le regioni italiane hanno ottenuto competenza esclusiva in materia di turismo. Questo ha creato un mosaico normativo che influenza direttamente chi opera nel settore del wedding tourism.
Cosa significa per gli operatori del wedding tourism?
Ogni regione italiana sviluppa normative specifiche che valorizzano le peculiarità del proprio territorio:
- Lombardia: sistemi turistici locali e promozione integrata
- Emilia-Romagna: eccellenze enogastronomiche e innovazione
- Lazio: valorizzazione del patrimonio storico-artistico
- Campania: sviluppo sostenibile e formazione specializzata
Nonostante l’autonomia regionale, lo Stato mantiene importanti funzioni di coordinamento attraverso il Ministero del Turismo, l’ENIT e la Conferenza Stato-Regioni.
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Gli Enti che Promuovono
il Turismo Italiano
Dietro le Quinte della Bellezza Italiana
L’esperienza turistica in Italia non sarebbe la stessa senza l’impegno di una rete di istituzioni che lavorano quotidianamente per valorizzare il nostro patrimonio.
A Livello Nazionale
- Il Ministero del Turismo: Sviluppa la visione strategica e finanzia progetti innovativi attraverso il Fondo Nazionale del Turismo
- ENIT: Promuove instancabilmente il “brand Italia” nelle fiere internazionali e sui mercati esteri
- ISTAT – Servizio Statistica del Turismo: Fornisce dati preziosi che rivelano tendenze emergenti e orientano le strategie future
Il Ruolo Fondamentale delle Regioni
Dal 2001, con la riforma del Titolo V della Costituzione, le regioni hanno assunto un ruolo centrale:
- Assessorati Regionali al Turismo: Centri di innovazione che conoscono ogni angolo del territorio
- APT (Aziende di Promozione Turistica): Creano esperienze immersive e raccontano il territorio attraverso eventi e iniziative locali
L'evoluzione del turismo in Italia:
dal Titolo V al Nuovo Codice del Turismo
Negli ultimi vent’anni, la normativa turistica italiana ha subito profondi cambiamenti. La riforma del Titolo V della Costituzione nel 2001 ha dato maggiore autonomia alle Regioni nella gestione e promozione del turismo, portando benefici ma anche frammentazione normativa.
Nel 2011, il Governo tentò di unificare le regole con il Codice del Turismo, che mirava a standardizzare il settore e valorizzare nuove tendenze come il wedding tourism. Tuttavia, la Corte Costituzionale lo dichiarò in gran parte incostituzionale nel 2012, riaffermando l’autonomia regionale.
Successivamente, il settore ha cercato un equilibrio tra decentralizzazione e coordinamento nazionale, con iniziative come il Piano Strategico del Turismo e la promozione della sostenibilità e del turismo digitale. Il wedding tourism è stato ufficialmente riconosciuto, con incentivi e una regolamentazione più chiara per i Destination Wedding Planner.
Oggi, la sfida principale è bilanciare libertà regionale e strategia nazionale per mantenere l’Italia competitiva in un settore in rapida evoluzione.
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Il Codice Mondiale di Etica del Turismo:
Quando viaggiare fa bene al mondo
Il Codice Mondiale di Etica del Turismo, creato dall’UNWTO nel 1999, promuove un turismo responsabile e sostenibile. Non è solo un insieme di regole, ma una filosofia di viaggio basata su 10 principi fondamentali, che spaziano dalla tutela dell’ambiente e del patrimonio culturale alla giustizia economica e al rispetto dei lavoratori del settore.
Tra i punti chiave, il Codice evidenzia il turismo come strumento di comprensione interculturale, la necessità di preservare l’ambiente e distribuire equamente le ricchezze generate, il diritto universale a viaggiare e la semplificazione burocratica. Inoltre, sottolinea l’importanza di garantire condizioni dignitose a chi lavora nel turismo.
Per monitorarne l’applicazione, esiste un Comitato Mondiale per l’Etica del Turismo, mentre in Italia il Codice è promosso dal Ministero del Turismo.
Per i viaggiatori, adottare questi principi significa fare scelte più consapevoli, sostenere le comunità locali e ridurre l’impatto ambientale, contribuendo così a un turismo che fa davvero bene al mondo.
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